Fondata nel 600 a.C. da coloni greci provenienti da Sibari, l’antica Poseidonia nacque come avamposto strategico tra le colonie magnogreche e le popolazioni locali. Il suo nome, un tributo a Poseidone, ne rivela la vocazione marittima. In pochi decenni divenne una potenza economica e culturale, grazie alla fertile Piana del Sele e agli scambi commerciali con Etruschi e popoli italici.
I Templi: Capolavori di Architettura Sacra

Tra il VI e il V secolo a.C., Poseidonia raggiunse il suo apice nell’architettura sacra:
- Il Tempio di Hera (550 a.C.), erroneamente chiamato “Basilica” in epoca rinascimentale, è il più antico, con colonne massicce e tracce di pigmenti rossi.
- Il Tempio di Nettuno (460 a.C.), in realtà dedicato a Zeus o Hera, è il più maestoso: 24 scanalature per colonna e un’armonia che affascinò persino Goethe.
- Il Tempio di Atena (500 a.C.), un tempo attribuito a Cerere, combina stili dorico e ionico e fu trasformato in chiesa nel Medioevo.
Curiosità: I Greci orientarono i templi in modo che la luce dell’alba illuminasse il marmo, creando effetti suggestivi sui bassorilievi mitologici.
Lucani e Romani: Stratificazione di Civiltà
Nel 420 a.C., i Lucani conquistarono la città (ribattezzandola Paistom), ma ne assimilarono la cultura. Testimonianza di questa fusione è la Tomba del Tuffatore (480-470 a.C.), unico affresco greco non vascolare: l’uomo che si tuffa nel blu rappresenta il passaggio dalla vita terrena all’aldilà.
I Romani (dal 273 a.C.) la chiamarono Paestum e vi costruirono il Foro, l’anfiteatro e il Santuario di Fortuna Virile, con una vasca per rituali sacri. Le mura greche (lunghe 4,75 km) resistettero nei secoli, proteggendo la città fino al suo declino nel IX secolo d.C.
Scoperte che Riscrivono la Storia
- Nel 2023, vicino alle mura occidentali, è stato scoperto un nuovo tempio dorico del V sec. a.C. La sua struttura insolita suggerisce influenze architettoniche dalla Grecia insulare.
- Gli scavi nelle necropoli continuano a riportare alla luce vasi firmati da Assteas, decorati con scene mitologiche come Bellerofonte e la Chimera.
Natura e Cultura: Un Patrimonio UNESCO
Paestum è cuore del Parco Nazionale del Cilento, riconosciuto Patrimonio UNESCO dal 1998. Le sue spiagge incontaminate – habitat del fratino, uccello protetto – si alternano a dune costiere, mentre i fondali custodiscono relitti romani visibili praticando snorkeling.
Il Museo: Un Viaggio nel Tempo
Il Museo Archeologico espone i tesori di Paestum:
- Le lastre della Tomba del Tuffatore.
- L’Heraion alla foce del Sele, santuario con metope scolpite (VI sec. a.C.).
- Armature lucane e gioielli che rivelano l’arte orafa italica.
Perché Paestum è Unica?

- È l’unica città greca a conservare tre templi dorici quasi intatti.
- La Tomba del Tuffatore è un documento unico sulla concezione greca della morte.
- L’abbandono medievale l’ha preservata: persino i mattoni romani riportano i marchi dei produttori.
“Qui si percepisce il dialogo tra civiltà: greci, lucani e romani hanno lasciato la loro impronta senza cancellare chi li aveva preceduti.”
– Parco Archeologico di Paestum